Un’intervista dimenticata allo storico Presidente dell’ultimo scudetto del Toro, Pianelli, rivela dei particolari aspetti di Giorgio Ferrini: “Poche parole, tanti fatti”
La storia del Toro, si sa, è composta da personaggi indimenticabili. Dagli Invincibili, a Gigi Meroni, da Orfeo Pianelli a Giorgio Ferrini, a molti altri ancora. Tante sono le stelle nel firmamento granata, che hanno permesso di rendere leggendaria la societĂ , ben oltre il mondo del pallone. E a rendere vivi e indelebili i ricordi di tutte queste persone sono i ricordi, le testimonianze di chi ha potuto viverli in prima persona. Un’intervista quasi dimenticata, ma incredibilmente attuale, proprio a Orfeo Pianelli, permette di descrivere in maniera netta e limpida capitan Ferrini, di cui oggi ricorre la data della tragica scomparsa.
Il presidentissimo del Toro, quello che portò all’ultimo scudetto finora conquistato, racconta l’uomo, prima ancora che il giocatore. “Non voleva mai trattare il rinnovo, e firmava sempre per ultimo, volendo far scegliere a me ogni cifra: a lui andava bene tutto” rivela Pianelli, in memoria del quale si vorrebbe dedicare una via nei pressi dello stadio Filadelfia.
Ebbi la fortuna di ricevere in dono un tuo sorriso, poco prima che andassi via. Lo porto sempre con me. Grazie per il Toro che mi hai dato.
#gix ascolta bene , il Grande Pianelli parla di Ferrini quando dice che voleva firmare per ultimo … comunque GRANDISSIMO Giorgio , quando se n’è andato a raggiungere i Leggendari e Meroni ero solo un ragazzino , ma me lo ricordo benissimo quanto ho pianto ! un grazie anche a… Leggi il resto »
ti sbagli, dice “era uno dei primi che veniva….”
Quando i giocatori appartenevano ai clubs, quando Bosman non giocava ancora a pallone, quando non c’erano i procuratori, i diritti d’immagine, i contratti con le clausole liberatorie, quando non c’erano gli emiri arabi, quando allo stadio non c’erano i sggiolini e i bambini guardavano la partita sulle spalle di papa’,… Leggi il resto »
Bellissimo commento. Tratteggi un mondo che oggi sembra molto piĂą lontano di quanto in realtĂ sia in termini temporali…avevo i miei 15 anni, metĂ anni ’80, sensazioni che ricordo benissimo, anche se quel mondo ormai stava per scomparire definitivamente…